Superbollo, niente da fare: la tassa rimane

banconoteNegli ultimi giorni, si era diffusa la voce di un possibile annullamento del tanto discusso superbollo. Si tratta di una tassa, introdotta a luglio 2011: un’addizionale sul bollo per le auto con potenza superiore ai 225 kW. Inizialmente, la tassa prevedeva 10 euro per ogni kW in più rispetto ai 225, ma nel 2012 è stata poi modificata: adesso si pagano 20 euro per ogni kW in più sopra i 185 kW (251 CV). L’indiscrezione sulla cancellazione della tassa aveva colto il favore di tanti automobilisti, oltre ai pareri positivi dell’industria automobilistica. “Noi chiediamo l’eliminazione del superbollo, perché è una manovra che ha dimostrato di essere improduttiva per lo Stato, che aveva in programma di incamerare 168 milioni di euro e invece ne ha persi qualcosa come 93. Il superbollo ha innescato il calo verticale delle vendite sopra i 185 kW”, spiega Romano Valente, direttore generale dell’Unrae, l’Unione dei rappresentanti delle case estere. Una norma addirittura bocciata dall’esecutivo Letta, per bocca del viceministro dell’Economia Luigi Casero: a settembre, Casero aveva parlato di norma sbagliata, facile da togliere perchè sarebbe costata poco allo Stato. Ma non sarà così: dal ministero dell’economia e delle finanze infatti si smentisce la possibilità di una norma che possa abolire il superbollo.