Pronti, via, crash. Max Verstappen tocca, nella foga della partenza, la McLaren di Oscar Piastri. I primi metri del GP di Abu Dhabi sembrava potessero sorridere alla Ferrari per la conquista del titolo mondiale Costruttori. Non è andata esattamente così, ma poco c’è mancato. Alla fine, tanto rammarico. Leclerc è apparso il più deluso di tutti. Sì, perché il monegasco, partito dalla piazzola 19, rimontava in maniera sensazionale già dai primissimi giri, finendo con la sua monoposto al terzo posto dietro Norris e Sainz. Sul traguardo farà mea culpa per l’errore commesso nelle qualifiche. Sulla Rossa, alla vigilia dell’ultima gara, la pressione era cresciuta e non poco. Si poteva portare a casa un risultato clamoroso, con un’impresa che avrebbe avuto dell’incredibile.
Invece Vasseur si rode le mani quando ammette di aver perso il Mondiale per soli 14 punti di gap nei confronti della scuderia di Woking. Quel che conta è che a Maranello, seppure con lo scotto della sconfitta, sono consapevoli di aver fatto bene e fiduciosi di fare meglio. Dovremmo convenire che è così. Quest’anno il Cavallino ha chiuso in crescendo un’annata che all’inizio sembrava scoppiettante ma che poi per alcune gare (dal Canada alla Gran Bretagna) è apparsa deprimente, per riemergere quindi in maniera positiva e costante nella seconda parte della stagione.
La remuntada non si è realizzata ma il team emiliano lancia il guanto di sfida per la stagione 2025. Quando sarà schierato un giovanotto niente male. Sir Lewis Hamilton siederà sul seggiolino lasciato libero da Carlos Sainz, apparso visibilmente emozionato al momento dei saluti finali. Lo spagnolo approda in Williams. Sarà invece lo splendido diciottenne Kimi Antonelli, a cui va il nostro sincero in bocca al lupo, a debuttare sulla Mercedes del mitico pluricampione inglese.