Uno degli accessori che non deve mancare in auto è il navigatore satellitare. Negli ultimi anni la cifra dei navigatori per auto è aumentata a dismisura, segno che gli automobilisti preferiscono guidare ed essere “guidati” da uno strumento elettronico, che possa consigliare il percorso migliore per raggiungere un determinato punto di arrivo. Sicuramente altri tempi quelli in cui si girava in macchina con una mappa cartacea, o col vecchio tuttocittà. Adesso non servono più: i navigatori satellitari permettono all’utente di conoscere tantissime strade, sia nella propria città, che nell’intera Italia, ed addirittura – scaricando mappe estere – anche strade e percorsi in Europa e nel resto del Mondo. Ma il navigatore può distrarre il guidatore? Questa domanda è stata alla base di una ricerca effettuata da due università inglesi: la University of London College e Lancaster University. Le due università inglesi hanno utilizzato dei simulatori di guida, con navigatore satellitare, per testare l’effettivo grado di distrazione. Da questo studio è risultato che il guidatore medio presta troppa attenzione alle informazioni vocali del navigatore satellitare, informazioni scandite con grande frequenza: per non sbagliare strada, il guidatore sembra quasi prestare più attenzione al percorso suggerito dal navigatore che alla strada che sta percorrendo. Così facendo presta poca attenzione alle altre vetture ed ai pedoni. A “peggiorare” la situazione ci sono le informazioni supplementari: i navigatori infatti, oltre a suggerire i percorsi consigliati, possono dare informazioni sulla presenza di autovelox o sui limiti di velocità: queste informazioni vengono ripetute in continuazione, ulteriore fonte di distrazione per il guidatore.