Sta per debuttare sul mercato indiano la berlina tre volumi Tata Indigo Manza. Si tratta di una joint venture tra il gruppo Tata che ne produce la meccanica e la carrozzeria e la Fiat che ne fornisce i motori. Entrambi i propulsori, prodotti negli stabilimenti indiani di Ranjangaon (vicino a Pune), saranno il 1.4 Fire da 95 cavalli a benzina e il Multijet 1.3 da 90 cavalli che sostituisce il vecchio 1.4 Dicor da 70 CV, entrambi abbinati ad un cambio manuale a cinque rapporti. La meccanica e la carrozzeria della Tata Indigo Manza sono invece gli stessi della Indica Vista EV, l’auto a propulsione elettrica pronta ad essere lanciata sul mercato inglese.
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Non si può certo dire che la Tata Indigo Manza colpisca per le sue forme o per il suo design accattivante, anzi l’auto può considerarsi totalmente anonima, restando in linea con le altre Indigo (infatti deriva direttamente dalla Indica Vista a due volumi, molto richiesta sul mercato indiano). Ma del resto l’auto è stata studiata per il mercato indiano, anche se ci si aspettava magari qualche novità estetica che la rendesse più gradevole.
L’auto è lunga 4 metri e 41, larga un metro e 70 e alta 1 metro e 55, riesce a contenere comodamente cinque passeggeri ed è disponibile in sette diversi colori. I dispositivi ormai essenziali per la sicurezza, come airbag frontali e ABS, purtroppo non sono disponibili di serie, un vero peccato.
Il prezzo per il mercato indiano sarà compreso tra 550 mila e 750 mila rupie, ovvero tra gli 8000 e gli 11000 euro. Al momento non è stato confermato se la nuova berlina indiana sarà commercializzata anche sul mercato europeo.
Va avanti così l’ottimo rapporto tra la Tata (tramite il patron dell’azienda Ratan Tata) e la Fiat (guidata da Sergio Marchionne), che recentemente aveva svelato l’intenzione di acquistare almeno il 5% dei suoi componenti, per un valore di almeno un miliardo di dollari.