MilleMiglia 2010, vince la BMW di Canè-Galliani

Alla fine hanno vinto i favoriti. L’equipaggio numero 88 della BMW 328 Mille Miglia Coupè, composto da Giuliano Canè e dalla moglie Lucia Galliani, ha vinto l’edizione 2010 della Mille Miglia. La coppia è arrivata nella tarda serata di sabato in solitaria vincendo per la decima volta questa corsa “storica”. I due hanno ritirato il Trofeo Ubi Banco di Brescia e la Coppa Mille Miglia.
La loro vettura, una BMW 328 Mille Miglia Coupè, è stata prodotta nel 1939: nonostante una macchina così “vecchia”, erano dati per favoriti sin dai primi giorni, rimanendo nelle posizioni di testa durante tutto il percorso della Mille Miglia. Ecco le parole di Giuliano Canè. “Abbiamo cercato di tenerci stretta la prima posizione e alla fine abbiamo accalappiato la stella. Come settant’anni fa la Bmw ha conquistato il primo e il terzo posto. Ringrazio mia moglie, al mio fianco come Co-Driver, che con il suo prezioso aiuto ha permesso questo risultato. Ci ha portato fortuna la tappa di Sirmione, con il Ministro Gelmini”. Proprio il Ministro Gelmini, nativa di Brescia, ha presenziato la premiazione al Teatro Grande di Brescia.
Dietro la coppia vincente, al secondo posto, si è piazzata la coppia Luciano Viario e Mark Gessler, anche loro due habituè della storica corsa: infatti i due hanno già vinto la manifestazione ben tre volte. Ma in questa occasione, la coppia Viaro-Gessler a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500, si è dovuta accontentare della seconda piazza, a 609 punti di distacco dai primi classificati. Gradino più basso del podio per un’altra BMW 328, del 1937, guidata dalla coppia Enzo Ciravolo e Maria Leitner: curiosità, quest’ultima è la giornalista che conduce il Tg2 Motori, su Rai2.
Questa edizione, fra le difficoltà che la crisi economica ha inevitabilmente portato e le difficili condizioni atmosferiche, è comunque stata un successo. A tal proposito vi proponiamo le parole dell’organizzatore della Mille Miglia, Alessandro Casali. “E’ stato un anno difficile anche la Mille Miglia ha risentito della crisi, ma siamo riusciti a portare avanti il nostro obiettivo: il primo obiettivo era quello di trasformare la Mille Miglia nell’America’s Cup a quattro ruote, mentre il secondo era quello di rendere il brand Mille Miglia uno strumento del paese e del territorio italiano per la crescita e l’apertura a nuovi mercati”.