Sembra paradossale, ma è tutto vero. Lunedì è partito il provvedimento del Comune di Milano, denominato Area C, che vieta l’ingresso in centro, a meno di un pagamento di 5 euro giornalieri: una cifra non alla portata di tutti, che ha scoraggiato in molti. Infatti il flusso delle auto nella zona del centro è drasticamente diminuito, ma secondo i primi dati non è diminuito l’inquinamento, anzi è aumentato. Sembra un po’ assurdo ma è così: i livelli di inquinamento infatti hanno sforato abbondantemente la soglia prevista. Lunedì il Pm10 ha toccato punti superiori ai 100mg/mc, in diverse zone della città. Così come nel resto della provincia di Milano, dove lo smog ha superato la soglia consentita per sette giorni consecutivi. Per cercare di risolvere questa situazione è proprio la Provincia di Milano, nella persona dell’assessore all’Ambiente, Cristina Stancari, a decidere un provvedimento ancora più duro: “Se l’inquinamento non diminuirà lunedì scatterà l’ordinanza antismog. Come avevamo già avuto modo di vedere, lo smog non si ferma ai confini di Milano, nè ai cartelli di Area C”. Dunque si dovranno fermare i diesel euro 3 senza fap nei Comuni di prima fascia, mentre nei comuni di seconda fascia saranno i diesel Euro 0, 1 2 a fermarsi. Tornando all’Area C di Milano, i primi dati sembrano soddisfare l’amministrazione milanese, che ha visto una diminuzione delle auto in circolazione, a favore di un maggiore uso dei mezzi pubblici, specie della metropolitana.
Pietro Gugliotta