Continua la discesa sempre più pesante del mercato dell’auto in Italia: anche il mese di maggio chiude con un passivo in doppia cifra, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A maggio 2012 sono state immatricolate 147.102 nuove auto, con un netto -14.3% rispetto a maggio 2011. Un dato sempre più negativo, come dimostra anche il conto dei nuovi ordini: sono state ordinate 124 mila nuove vetture, con una flessione del -21% rispetto a maggio 2011. Numeri che, prendendo in esame i dati dei primi cinque mesi del 2012, diventa sempre più negativi: nel periodo gennaio-maggio 2012, sono state immatricolate 684.962 vetture, – 18.9% rispetto al periodo gennaio – maggio del 2011. E non va meglio per quanto riguarda il settore dell’usato, che soltiamente riusciva a tenere a galla il mercato dell’auto italiano: nei primi cinque mesi sono state trasferite 1.788.234 vetture, con un calo del -11.6% rispetto al periodo gennaio-maggio 2011. E in rapporto al maggio dello scorso anno, il mercato dell’usato fa segnare una flessione del -9.2%. Dati che evidenziano – secondo Jacques Bousquest, presidente dell’Unrae – uno stop all’auto da parte degli italiani, sempre più stanchi di pagare costi di gestione sempre più alti. “E’ una conseguenza degli insostenibili costi di gestione dell’auto che gravano sui bilanci delle famiglie. Le percorrenze medie si sono drasticamente ridotte, la mobilità individuale si sta modificando e molti si disfano della propria vettura senza sostituirla con una nuova”.