Le forti flessioni nelle immatricolazioni di Francia e Italia, trascinano per il sesto mese consecutivo, il mercato europeo delle auto in fase negativa. Nonostante la ripresa di alcuni mercati, la flessione della Francia (-23%) e la flessione ancora più forte dell’Italia (intorno al -27%), hanno messo in ginocchio il mercato europeo dell’auto, che ha visto la flessione di altri mercati, come quello della Spagna (-4.5%). In Europa infatti le vendite calano del -7.3%, secondo i dati comunicati dall’Acea (associazione dei produttori automobilistici europei): le immatricolazioni Ue 27 + Efta mostrano una flessione del -6.6% su base annua, facendo segnare il livello più basso dal marzo 1998. La crisi dell’auto dunque non pesa solo in Italia, ma il movimento è in forte crisi un po’ in tutta Europa, nonostante ci siano delle eccezioni, come dimostrano Gran Bretagna e Germania. Da sottolineare i crolli di alcuni costruttori, Fiat su tutti: l’azienda del Lingotto a marzo ha immatricolato il 5.4% delle vetture in Europa, con un calo progressivo dal 7.2% di febbraio 2012 e dal 6.8% del marzo 2011. Ma non è solo la Fiat ad andare male, anche le case automobilistiche francesi sono in forte flessione: il gruppo PSA (Peugeot e Citroen) e il gruppo Renault fanno segnare ribassi vicini al 20%. Salgono le quotazioni dei gruppi tedeschi, con Audi (+7%), Mercedes (+6.8%), BMW (+3.2%) e Volkswagen (+1.7%).