Dopo gennaio, anche febbraio fa segnare un passivo importante per il mercato dell’auto d’Europa. Il dato complessivo di febbraio, rilasciato in questi giorni, infatti fa segnare un -10.2% rispetto a febbraio 2012: una vera e propri depressione dell’intero mercato. Dopo la flessione dell’8.5% di gennaio, il dato è peggiorato: nel 2013, dunque in questi primi due mesi dell’anno, il mercato dell’auto europeo ha perso 180.000 unità rispetto al 2012. Dopo due mesi, le immatricolazioni sono pari a 1.748.071 unità, sicuramente non un dato positivo. Preoccupa il dato di alcune nazioni “forti”, come la Germania, che da sempre ha trainato le vendite dell’intero Vecchio Continente: anche la Germania mostra una flessione (-10.5%) in piena media europea. Cali in doppia cifra anche negli altri mercati principali, come Francia (-12.1%), Italia (-17.4%) e Spagna (-9.8%), nonostante nel paese iberico sia in atto una campagna di incentivi. Sono veramente pochi i mercati che fanno segnare dati positivi, fra questi spiccano Islanda, Estonia, Regno Unito, Portogallo e Grecia. Per quello che riguarda l’Italia, la situazione è davvero negativa: con un -17.4% rispeto a febbraio 2012, i dati italiani sono fra i peggiori dell’Europa. “La capacità del mercato italiano dell’auto di contribuire al risultato europeo è veramente ridotta, e se l’Italia si trova davanti ad Regno Unito quale terzo Paese in Europa, è solo per effetto della diversa stagionalità” spiega Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE.