Altro mese nero per le immatricolazioni in Italia: il mercato dell’auto ha infatti visto a luglio, l’immatricolazione di 137.442 autovetture, in calo del 10.69% rispetto al mese di luglio 2010. Dopo il dato di giugno, che si era attestato al -1.7%, un nuovo pesante ribasso per questo settore dell’economia italiana. Calano anche i passaggi di proprietà di auto usate: nel mese di luglio 2011, infatti sono stati registrati 381.257 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un calo del -3.25% rispetto a luglio dello scorso anno. Dunque il volume globale del mercato dell’auto si divide nel 26.5% delle vetture nuove e per il 73.5% usate. L’Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, lancia l’allarme: secondo le stime Unrae il mercato è ritornato indietro di 28 anni. Infatti dobbiamo ritornare nel lontano 1983 per ritrovare un dato delle immatricolazioni di vetture così basso. “Basti pensare che durante la profonda crisi degli anni 1993-1996, quando il mercato automobilistico italiano fece registrare immatricolazioni complessive annue intorno a 1,7 milioni di autovetture, il mese di luglio non si è mai posizionato su livelli così bassi” spiega Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae. L’acquisto di una vettura sta dunque diventando un peso troppo elevato, non solo per il costo della vettura, ma sicuramente per i costi di gestione. Troppe le spese per il mantenimento di una vettura: infatti fra benzina, assicurazione, pedaggi e altre spese di manutenzione, i costi sono elevatissimi.
Pietro Gugliotta