Continua l’emorragia del mercato dell’auto: Italia ed Europa fanno i conti con dati di mercato assolutamente negativi, non solo per le immatricolazioni, ma anche il settore dell’usato è in forte crisi. L’Italia infatti offre un quadro assolutamente preoccupante: a giugno le vendite sono scese del -24.4%, rispetto al mese di giugno 2011. Quantificando, possiamo dire che mancano all’appello 128.388 immatricolazioni, non sono poco. I primi sei mesi dell’anno hanno visto un crollo delle immatricolazioni pari a circa 200.000 auto, non sono affatto poche. In questo quadro si aggiunge il dato del mercato dell’usato: i trasferimenti di proprietà sono in calo. Nel primo semestre del 2012, ci sono stati solo 2.121.377 trasferimenti di proprietà: il calo qui è del -11.7%, se pensiamo che nel periodo gennaio-giugno 2011, i trasferimenti di proprietà erano stati 2.403.479. Male anche il settore delle auto di lusso: i segmenti E ed F infatti hanno mostrato gravi perdite. Infatti il segmento E ha visto le proprie vendite diminuire del -28.6%, mentre il segmento F fa segnare un clamoroso -38%. E sicuramente, gran parte del merito di questa situazione è da ascrivere alla nuova tassazione: il cosìdetto Superbollo infatti ha penalizzato la scelta di queste vetture. L’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, evidenzia come gran parte del demerito di questa crisi del settore auto è da assegnare al Governo Monti, che non ha tutelato il settore nelle manovre economiche effettuate negli scorsi mesi.