Era abbastanza preventivabile, ma forse non in questa misura: il 2011 è stato un anno pessimo per le immatricolazioni in Italia. Il nostro paese infatti ha visto crollare il numero delle vetture immatricolate del -10.88% rispetto al 2010. Un dato che riporta il mercato delle auto indietro di quindici anni, ai valori del 1996: 1.748.143 immatricolazioni nel 2011, contro le 1.961.579 del 2010. Solo nel mese di dicembre, si è avuta una flessione del -15.30%, rispetto a dodici mesi fa, la quota di mercato che ha riguardato le auto nuove è del 22.34%, mentre le vetture usate hanno rappresentato il 77.66% delle transazioni. Come conferma lo stesso Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, il mercato dell’auto è ritornato indietro, ai livelli del 1996. “Si chiude un anno particolarmente difficile per il settore auto nel suo complesso, che torna indietro di ben 15 anni ai livelli del lontano 1996. Fra tutti emerge il dato preoccupante degli acquisti dei privati, e quindi delle famiglie, che chiudono l’anno con una quota di mercato ai minimi storici: 66,3% del totale, rispetto ad una media del 77,4% degli ultimi 20 anni” conclude Filipponi, direttore dell’associazione che rappresenta le case estere in Italia. La Fiat subisce una brusca frenata: nonostante l’azienda del Lingotto abbia alcune delle vetture più vendute nel nostro paese (Punto, Panda, 500, Ypsilon e Giulietta), la quota di mercato scende al 29.4%, con una flessione leggera, dal 30.1% dello scorso anno, quando il marchio Fiat ancora non comprendeva il gruppo Chrysler. Dunque un dato che, come commenta la stessa Fiat, è in linea con i dati del 2010.
Pietro Gugliotta