Quartiere generale Fiat spostato a Detroit? Non cambierà niente in termini di occupazione e retribuzione per gli impiegati italiani. Ad assicurarlo è l’amministratore delegato Sergio Marchionne, in occasione dell’assemblea degli azionisti Fiat.
Si parla già da un po’ di tempo infatti dell’eventualità che il marchio del Lingotto sposti la propria sede operativa a Detroit, negli Stati Uniti, in merito alle conseguenze della scalata Fiat all’interno del marchio Chrysler che entro la fine dell’anno dovrebbe raggiungere il 51%. L’amministratore delegato vuole essere però prudente: “Prima però Chrysler dovrà rifinanziare il debito che ha con il Tesoro statunitense”, ha detto. “Per la quotazione, poi, servirà un accordo con la Veba, l’organizzazione pensionistica dei lavoratori che detiene la maggioranza del capitale di Chrysler”.
Ci tiene a precisare inoltre come Fiat non sta americanizzando i propri prodotti, sottolineando comunque come sia importante l’internalizzazione nel settore automobilistico, tanto che il 50% dei veicoli marchiati Chrysler avrà un’architettura europea. Si punta molto ovviamente sull’integrazione con il colosso statunitense: si prevede infatti di raggiungere un ricavo di 100 miliardi di euro entro il 2014 con un risultato di gestione attorno al miliardo.
Giovanni Ferlazzo