Abbiamo parlato nei giorni scorsi del progetto che verrà presto approvato dal Governo italiano, di applicare degli incentivi all’acquisto di auto elettriche. In molti hanno apprezato questa proposta, che porterà uno sconto fino a 5.000 euro nel 2012 e di poco inferiore nel 2013. Fra i tanti commenti positivi, c’è quello di Gianni Filipponi, il direttore generale di Unrae, l’unione dei costruttori automobilistici stranieri presenti sul territorio nazionale. “Crediamo che questa proposta serva davvero a diffondere vetture a emissioni zero”. Ma sono tutti d’accordo? Sembra proprio di no. Infatti e’ arrivata la risposta negativa da parte di alcune associazioni. Per esempio l’Anfia ha fatto sapere che è contraria al provvedimento. “Riteniamo che il progetto di legge Ghiglia-Lulli non avrà né un impatto positivo sul mercato automobilistico italiano né sulla riduzione significativa delle emissioni inquinanti” ha dichiarato Eugenio Razelli, prsidente dell’Anfia. L’alternativa – secondo lo stesso Razelli – sarebbe quella di proporre degli incentivi a tutti i veicoli alimentati con elementi alternativi al petrolio, o comunque a basso consumo. Una proposta obiettivamente interessante. Chi sarà avvantaggiato da questa campagna di incentivi per le auto elettriche? Ovviamente tutti i costruttori che hanno già in listino vetture elettriche, dunque fra le aziende che non sarà “premiata” ci sarà la Fiat, che non ritiene la tecnologia elettrica una valida alternativa.
Pietro Gugliotta