Il Ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, ha detto di essere favorevole alla proposta avanzata dalla Lega, ovvero alzare i limiti di velocità in autostrada a 150 km all’ora. Ovviamente questo solo per le autostrade con 3 corsie più quella di emergenza.
In realtà è già da alcuni anni che la legge prevede l’innalzamento del limite a 150 km/h. Il tutto è scritto nell’articolo 142 comma 1 che recita: “Sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali, sempreché lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio”.
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Ma di fatto nessun gestore è stato in grado (o non ha avuto il coraggio) di aumentare il limite di velocità; appena uscita la legge i gestori avevano annunciato di essere stati presi a sorpresa dalla decisione, e che comunque non erano pronti a garantire la sicurezza per quella velocità.
Ma Matteoli prosegue il suo intervento: “Sono stato sempre favorevole ad aumentare la velocità in alcune autostrade che hanno le caratteristiche adatte come le tre corsie e il tutor, ma solo per quelle auto che per cilindrata e caratteristiche di sicurezza, possono viaggiare tranquillamente a 150 km orari. Certo non le piccole auto”. Prosegue inoltre sul testo del dl che azzera il livello di alcol nel sangue per i neopatentati che “dovrà tornare alla Camera, perché sono state apportate delle modifiche. Non mi scandalizza che alcuni non siano favorevoli a questa proposta, ma non mi sembra scandalosa la proposta della Lega”.
Non poteva di certo mancare la risposta del PD, che tramite Roberto Della Seta (capogruppo dei democratici in commissione Ambiente al Senato) dice: “La proposta di alzare il limite di velocità è demagogica e paradossale. Nel Paese che vede ogni giorno una media di quasi 600 incidenti automobilistici, molti dei quali causati dall’alta velocità e con un alto tasso di mortalità, di tutto si sentiva il bisogno tranne che innalzare il limite”.