L’utilizzo degli autovelox in Italia è sempre più diffuso: riesce ad unire la voglia di sicurezza nelle strade, alla possibilità di fare cassa per i Comuni, una soluzione che infatti viene sempre più usata per porre rimedio ai buchi di bilanci. E’ nata una sorta di piccola querelle attorno alla presenza dei cartelli per la segnalazione degli autovelox: il contendere della questione riguarda il controllo delle infrazioni stradali. Il ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha risposto alla Camera ad una interrogazione parlamentare proprio sulla segnalazione degli autovelox mobili. Secondo il ministro, non è obbligatorio che ci sia un chilometro di distanza fra il cartello che indica il limite di velocità e l’autovelox mobile, solo in presenza della polizia. Era già presente una circolare, che prova dunque a fare chiarezza su una questione abbastanza controversa: la legge 120/2010 infatti spiega che la regola del chilometro è valida solo in presenza di un autovelox fisso, dunque in questo caso fra il limite di velocità e la postazione dell’autovelox, deve esserci una distanza di almeno un chilometro. In realtà la circolare non corrisponde ad una norma da rispettare, ma quasi un suggerimento, ma chiaramente non è vincolante. Così come non è vincolante ai termini di legge l’interrogazione parlamentare chiarita dal ministro Cancellieri.