In Giappone si prova a tornare alla normalità. A poco meno di un mese da quell’11 marzo, data in cui il paese nipponico fu flagellato da terremoto e tsunami, si tenta il ritorno alla vita quotidiana. Le fabbriche provano a ripristinare la produzione ma non è facile. L’azienda automobilistica Honda ha fatto sapere che sta per ricominciare la ripresa della produzione: dall’11 aprile la produzione verrà avviata sul suolo giapponese, negli stabilimenti di Suzuka e Sayama, mentre a partire dal 30 marzo scorso, la produzione è stata lentamente ripresa all’estero. Gli stabilimenti che si trovano fuori dal territorio del Giappone infatti hanno piano piano ripreso a produrre, ma è chiaro che sono condizioni comunque molto difficili. Infatti la produzione è stata ripresa solo del 50%, il motivo è facilmente intuibile: mancano pezzi e componenti, dunque non si può riprendere il livello di attività che era presente prima dell’11 marzo. Dunque negli stabilimenti di Canada e Stati Uniti, il livello di produzione è ridotto, mentre nel Regno Unito la produzione al momento sembra essersi normalizzata. La Honda, che nella nota ha voluto esprimere le condoglianze a tutte le vittime del terremoto e dello tsunami, ha spiegato come molte aziende produttrici di parti importanti per la costruzione delle vetture, abbiano attrezzature e strumenti danneggiati, dunque l’intero settore dell’automobile giapponese viene bloccato.
Pietro Gugliotta