Prosegue la scalata del Lingotto alle quote di Chrysler. Il gruppo Fiat infatti ha comunicato di aver esercitato l’opzione per l’acquisto di un pacchetto azionario del 3.3% delle quote di Chrysler. Fiat acquisirà questo pacchetto del 3.3% da Veba, il fondo di assistenza sanitaria dei pensionati della casa di Detroit. Con questa ulteriore acquisizione, il gruppo Fiat dovrebbe possedere il 68.4% delle quote di Chrysler. Ma al momento sono in ballo delle questioni legali: il prezzo delle quote precedenti infatti, secondo Veba, era troppo basso e va ridiscusso. Non per Fiat, che giustamente ritiene di aver pagato la cifra pattuita in precedenza: una situazione che verrà risolta solo dal giudizio del Tribunale del Delaware. La determinazione dei giudici americani sarà molto importante, perchè potrebbe variare l’importo della transazione che Fiat dovrà effettuare nei confronti del fondo Veba, che detiene una quota del 41.5% di Chrysler: c’è il rischio che Fiat possa pagare un totale di 2.5 miliardi di dollari. L’operazione di ieri è stata ufficializzata da un comunicato stampa Fiat. “Fiat pagherà un prezzo di esercizio determinato secondo gli accordi tra le parti sulla base di un multiplo di mercato (non eccedente il multiplo di Fiat) applicato all’ebitda (margine operativo lordo) di Chrysler degli ultimi quattro trimestri pubblicati, meno il debito industriale netto”, si legge nel documento scritto dai vertici Fiat. Si tratta delle terza opzione esercitata da Fiat per l’acquisto delle quote di Chrysler: l’opzione, valutata da Fiat 254.7 milioni di dollari, permetterebbe all’azienda del Lingotto di salire al 68.4% di Chrysler. Al netto delle quote sotto inchiesta da parte del Tribunale del Delaware, Fiat è ferma al 58.5% delle quote dell’azienda automobilistica americana di Auburn Hills.