La riforma dell’Rc auto sta portando una lunga coda di polemiche. Dopo le parole del presidente del Cupsit, anche Federcarrozzieri denuncia il proprio disappunto per la norma approvata dal Governo Letta. Una riforma definita da Davide Galli, numero uno di Federcarrozzieri, come “terribilmente negativa”, non solo per gli automobilisti, ma anche per i riparatori. Galli spiega nel dettaglio il perchè di questa bocciatura alla riforma Rc auto. “Dietro la pressione dell’Ania, il ministero dello Sviluppo economico vuole a tutti i costi che questo decreto diventi realtà” spiega Galli. Secondo la Federcarrozzieri, sarà l’assicurazione a stabilire come e quando pagare la vittima del sinistro stradale, grazie al “risarcimento in forma specifica“. “Il decreto mette l’automobilista, vittima di un incidente stradale, nelle mani dell’Assicurazione: la vittima viene dirottata verso il carrozziere convenzionato con la Compagnia. Un riparatore costretto a lavorare con manodopera e ricambi imposti dall’Assicurazione, a discapito di qualità e sicurezza” spiegano da Federcarrozzieri. Altro fattore sgradito all’associazione, è l’abolizione della cessione del credito, una situazione che vedrà l’automobilista impegnato in prima persona nella riscossione del credito, mentre fino ad ora era possibile delegare il carrozziere di fiducia. Per questo motivo, Federcarrozzieri ha deciso di lanciare una mobilitazione generale, che si svolgerà sabato 11 gennaio alle ore 10, allo Zan Hotel di Bologna.