Federauto propone: “Abbassiamo l’IVA sulle immatricolazioni”

banconoteIl possibile aumento dell’Iva è vicino: lo Stato dovrebbe aumentare l’IVA al 22% a partire dal prossimo mese di luglio. Una misura che sta ovviamente scatenando le ire di tantissimi settori, in particolare quello dell’auto. E’ Federauto, la Federazione Italiana Concessionari Auto, a lanciare l’allarme: il settore dell’auto è già in crisi, un ulteriore aumento dell’Iva non farebbe altro che dare il colpo di grazie all’intero mercato. “Aumentare la pressione fiscale significherebbe contrarre ulteriormente i consumi in un Paese in cui quelli interni valgono l’80% del totale. Sarebbe assurdo e incomprensibile” spiega il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi. “A suon di tasse stiamo distruggendo la nostra economia reale. Nessuno oggi puo’ pensare che alzare ancora le tasse sia la soluzione” conclude il numero uno di Federauto. Ma è l’intero comparto dell’auto a lanciare l’allarme:  Pierluigi Bonora, Presidente AMOER (Associazione proposta alla promozione di una cultura della mobilità equa e responsabile), chiede di non approvare l’aumento dell’IVA per auto e carburanti, perchè i danni potrebbero essere incalcolabili, anche per le casse dello Stato. Il punto aggiuntivo sull’Iva andrebbe ad incrementare anche i costi per il settore dell’usato: si tratterebbe dell’ennesima tassa a carico degli operatori dell’usato, che costringerebbe un aumento delle tariffe.