Dal Motor Show di Bologna, il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, fa un po’ il punto sul 2012 del mercato dell’auto. Un anno nero, come dimostrano i dati di vendite: per la prima volta infatti, non calano solo le immatricolazioni, ossia la vendita di auto nuove, ma a calare sono anche le vendite di auto usate, le vendite dei veicoli industriali e commerciali. Un intero settore in ginocchio dunque. “Non ci sono e non ci saranno più i volumi di una volta. Occorre un nuovo patto, un nuovo pacchetto di regole tra costruttori e concessionari. E’ la prima volta da quando è stata prodotta l’automobile che flettono contemporaneamente il nuovo, l’usato, i veicoli commerciali, gli industriali, i ricambi e diminuiscono le manutenzioni e le riparazioni” spiega Filippo Pavan Bernacchi. Una crisi che andrebbe combattuta dall’alto, con importanti provvedimenti del Governo. “Rispetto a 20 anni fa la benzina è cresciuta del 170%, i costi assicurativi del 202%, i pedaggi autostradali del 198%” chiarisce Bernacchi, che poi rivolge l’attenzione ai concessionari, i primi a pagare questa enorme crisi del mercato dell’auto. “Per effetto della contrazione dei volumi nel 2012, il 65% dei concessionari chiuderà in perdita. E i dati sulle immatricolazioni di novembre (-20,1%) confermano la previsione di una perdita del 20% delle vendite per il 2012, proiettando l’anno a circa 1,4mln di unità: significa che abbiamo perso oltre il 40% del mercato in cinque anni”. A questo punto, il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, prova a rilanciare una proposta già sostenuta dall’Aci, che riguarda la riduzione del costo della Rc auto. Le due associazioni chiedono con forza che ci sia una riduzione del 40% del costo della Rc auto, ma non solo: sarebbe importante – spiegano le due associazioni – che il Governo fissasse un tetto massimo per le accise. Infatti non è possibile che durante questi dodici mesi di Governo Monti, siano state applicate ben sette accise sul costo dei carburanti.