Il Salone di Pechino è uno dei saloni più importanti di tutta l’Asia: tutte le principali case automobilistiche portano le novità che saranno a breve lanciate sul mercato cinese, ma più in generale sul mercato asiatico. Uno dei problemi principali di Pechino è l’inquinamento: le polveri sottili sono sempre presenti nell’aria, anche in quantità piuttosto elevate. La combustione dei motori, insieme ad altri fattori industriali, contribuiscono a peggiorare l’inquinamento atmosferico. In molti pensavano che data questa situazione, sarebbe più opportuno puntare sul mercato delle auto elettriche, ma la Cina è ancora restia ad accettare questa tecnologia. Al Salone di Pechino infatti qualcuno prova a presentare alcune novità elettriche, ma in realtà il mercato cinese digerisce poco la soluzione ibrida o elettrica. Nonostante gli incentivi all’acquisto, sono state solo 70.000 le auto ibride-elettriche vendute in Cina: pochissimo, se si considerano gli obiettivi del governo cinese. Infatti era stato fissato un obiettivo per il 2015: 500.000 auto elettriche, un numero irraggiungibile, così come il target per il 2020 è ancora più lontano, ossia la vendita di 5 milioni di auto elettriche e ibride. Nonostante sia molto più facile ottenere una targa per una vettura elettrica, nonostante gli incentivi statali, i cittadini cinesi sembrano non digerire bene la nuova tecnologia, supportati dalla scarsa presenza di colonnine.