La Corte di Cassazione si è pronunciata su una sentenza molto delicata: il sesso in auto. Una coppia di Arezzo era stata scoperta in pieno atto, all’interno di un parcheggio di una discoteca, alle 3 del mattino, dai Carabinieri, che ne hanno subito denunciato l’accaduto. La sentenza di primo grado è stata capovolta però dalla Corte di Cassazione, che ha così deciso.
“Praticare attività sessuale che comporti qualsiasi tipo di nudità, è di per se da considerarsi un’offesa al pudore ed alla pubblica decenza in qualsiasi condizione, anche se si è in luoghi isolati e non illuminati, in quanto sono sempre da considerare luoghi pubblici, e quindi fruibili da tutti i cittadini, bambini e minorenni compresi”.
Dunque praticare del sesso in auto sarà illegale, equivale ad atti osceni in luogo pubblico se la vettura non è stata coperta interamente. Paradossalmente nell’Italia di oggi, è più grave scambiarsi effusioni e fare l’amore in auto che rubare in un appartamento: si perchè la sentenza della Corte di Cassazione è storica, spiegando che questo tipo di operazione può costare fino a tre anni di carcere, anche se si tratta di una zona non illuminata e poco frequentata. A meno che la coppia non riesca a coprire interamente i vetri dell’auto, oscurando di fatto la vista dell’atto osceno. Cosa che la coppia di Arezzo non avrebbe fatto: adesso la coppia rischia di dover subire una pena così esagerata solo per una notte di passione.
Pietro Gugliotta