Non accenna a diminuire il prezzo dei carburanti in Italia: un livello che a breve toccherà una media di 2 euro al litro per la verde, un prezzo troppo alto. Così da qualche giorno la Guardia di Finanza ha aperto ufficialmente una indagine per scoprire quali sono i motivi per questi rincari. E’ stata l’associazione dei consumatori Codacons a far partire l’esposto alla Guardia di Finanza: “negli ultimi anni il è avvenuto sovente che il prezzo del carburante per i consumatori aumenti immediatamente ogni qual volta si verifica un incremento del costo del petrolio mentre la corrispondenza viene a mancare nel momento in cui il prezzo del petrolio scende” si legge nell’esposto del Codacons. Prendiamo in esame alcuni importanti dati: nel gennaio 2011, il prezzo del petrolio era quotato 120 dollari al barile, oggi, marzo 2012, il prezzo è pari a 125 dollari al barile, con un aumento del 4%. Ci si chiede perchè il prezzo dei carburanti è cresciuto del 18-20%, invece che del 4%. A ciò si aggiunge anche un calo del consumo dei carburanti, sceso del 10%, come testimoniato dai dati di Confindustria. La sensazione è che ci possa essere una speculazione da parte delle compagnie petrolifere, pronte ad effettuare un “cartello”, come si dice in gergo, decidendo di apportare aumenti di comune accordo. Sarà la Guardia di Finanza a scoprire eventuali irregolarità.
Pietro Gugliotta