Abbiamo parlato ieri del calo dei consumi dei carburanti in Italia: una situazione molto grave, dovuta in gran parte al costo sempre più elevato dei carburanti. In Italia, il prezzo di benzina e diesel è fra i più alti d’Europa, per questo motivo molti italiani hanno deciso di rinunciare ai propri mezzi, o di ridurne l’utilizzo. Una situazione pericolosa, perchè nelle prossime settimane, potrebbe essere aggravata dall’aumento dell’IVA, che salirà al 22%: aumento deciso nei giorni scorsi, approvato nella legge di stabilità. Un aumento che colpirebbe non solo gli automobilisti, già vessati dai prezzi astronomici dei carburanti, ma che andrebbe a colpire di riflesso tutti gli italiani. Infatti il trasporto delle merci del nostro Paese, avviene per il 90% circa, su gomma: questa situazione è da tenere sotto controllo, perchè un aumento del prezzo dei carburanti, si rifletterebbe anche sulle merci. Dunque c’è il rischio che prodotti di primaria importanza, come gli alimenti, possano subire rincari molto importanti. Federconsumatori chiede di non applicare l’aumento dell’IVA al 22% ai carburanti, con una interessante proposta. “Bisogna intervenire riducendo le accise di almeno 6 centesimi, mettendo immediatamente in atto il meccanismo dell’accisa mobile ed avviando una seria riorganizzazione e modernizzazione dell’intera filiera” si legge nel comunicato ufficiale. Contraria all’aumento dell’IVA al 22% anche la Coldiretti. “Il provvedimento rischia di provocare effetti depressivi sui consumi alimentari a danno delle imprese e dei consumatori, già provati dalla crisi e dal crollo del potere di acquisto”.