Come diceva Andreotti, “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”. Dopo tre settimane di “tregua”, il prezzo dei carburanti è tornato a salire. Dov’è il dilemma? Che è salito in concomitanza del periodo festivo del 2 Giugno, periodo che porterà molti italiani a muoversi in auto per gite fuori porta. Una coincidenza che non è passata inosservata a molti! Quotidiano Energia.it un portale che controlla il prezzo dei carburanti giornalmente, ha segnalato che dal 31 maggio sono tornati ad aumentare i prezzi. Infatti Api-Ip hanno aumentato di 1,5 centesimi il prezzo di riferimento della verde, tornando così nuovamente a superare la soglia di 1,4 euro/litro (per la precisione 1,404 euro/litro) e per ciò che riguarda il gasolio, il prezzo sale di 2 centesimi, toccando per la precisione 1,269 euro/litro. Ed aumenti anche per le altre marche. Infatti, possiamo vedere nel dettaglio i rincari di Tamoil, Shell e Total.
Tamoil e Shell: le due società petrolifere hanno aumentato il costo di 1 centesimo per ciò che riguarda la benzina verde, mentre si nota una diminuzione di 0,5 centesimi per il prezzo del diesel, che adesso tocca 1,259 euro/litro; Total ha riportato un doppio aumento: è salito di 0,3 centesimi il costo della benzina verde (toccando quota 1,392 euro/litro) mentre aumenta il costo del gasolio, di 0,4 centesimi, arrivando al prezzo di 1,253 euro/litro. Le associazioni dei consumatori torneranno a lamentarsi, dopo una tregua che durava da circa tre settimane, anche se la scorsa settimana uno studio dei cosnumatori riportava in evidenza il problema della doppia velocità, fra diminuzione del prezzo al barile, e la lentezza con cui le compagnie hanno diminuito il costo del carburante.
Pietro Gugliotta