Nonostante il prezzo del greggio non sia cresciuto negli ultimi giorni, non accenna a diminuire il prezzo dei carburanti in Italia. Il prezzo dei carburanti resta molto alto, fra i più elevati d’Europa, con picchi in centro Italia che raggiungono quota 1.84 euro al litro per quanto riguarda la benzina. Ma la forbice fra gasolio e verde si è assottigliata, così anche chi fa il pieno di gasolio è costretto a spendere di più. Da più parti arriva la richiesta al Governo di eliminare alcune accise dal costo dei carburanti: togliendo alcune accise, il prezzo dei carburanti potrebbe finalmente scendere, permettendo agli automobilisti italiani di ricevere una ottima boccata d’ossigeno. Basti pensare che fra aumenti del greggio e accise, il prezzo del gasolio nel 2011 è aumentato del 26%, una quota spaventosa. La situazione è preoccupante: se già adesso la benzina ha superato la quota di 1.80 euro al litro, con eccezioni in diverse parti d’Italia, dove la benzina ha un prezzo addirittura maggiore, non è lontano immaginare una benzina a quota due euro nei prossimi mesi. C’è lo spettro dell’aumento dell’Iva: il primo ottobre entrerà in vigore una norma che aumenterà il peso dell’Iva, che crescerà del 2%, aumentando dal 21 al 23%. Questo aumento comporterà inevitabilmente una crescita del prezzo dei carburanti, che dunque potrebbe già superare quota due euro al litro, poco dopo la stagione estiva.
Pietro Gugliotta