A poco più di una settimana dal rincaro delle accise sui carburanti, continua senza sosta la polemica per il prezzo dei carburanti. La settimana di Ferragosto ha visto il prezzo della benzina sfiorare i 2 euro al litro. In alcune regioni, specie quelli del Centro Italia, la colonnina di rifornimento ha quasi sfiorato i due euro, con prezzi vicini a 1.97 euro al litro. Il prezzo medio si aggira intorno ad 1.92 euro, ma è facile prevedere leggeri ritocchi nel giro di poche settimane, ritocchi che faranno impennare la benzina al prezzo record di due euro al litro. Gli automobilisti sono corsi ai ripari, sfruttando le campagne promozionali del fine settimana, oppure effettuando il rifornimento nelle cosidette pompe bianche, le no-logo, che offrono prezzi più competitivi. Ma le promozioni del fine settimana fanno storcere il naso ai gestori degli impianti di rifornimento: “durante la settimana ci sono pochi clienti, il sabato e la domenica si deve lavorare il doppio e con guadagni scarsi. In più è un momento in cui il prezzo al barile non sta aumentando. Anche con un pienone di clienti nel week end, il guadagno lordo del gestore è minimo e va quasi tutto ai produttori, perché negli altri giorni le persone che si fermano mettono nel serbatoio il minimo indispensabile, dieci o anche cinque euro” si legge in una intervista. E alle porte è previsto un nuovo aumento dell’Iva, che si ripercuoterà anche sulla benzina…