E la manovra finanziaria alla fine colpì anche gli automobilisti. Da oggi arriva una ondata di rincari per i pedaggi autostradali. E non solo, in alcune autostrade dove i caselli non erano presenti, sono stati istituiti. Gli aumenti saranno dall’1,5% fino al 5%. Facendo un esempio, la tratta Roma-Milano, dall’attuale costo di 33,10 euro, aumenterà di 55 cent. Roma-Napoli aumenta di 20 centesimi. Ma non solo aumenti dunque, ma anche nuovi caselli. Da oggi si dovrà pagare infatti una cifra forfettaria, da 1 a 2 euro, che automobilisti, motociclisti e autotrasportatori alle uscite di raccordo gestite dall’Anas. Ecco le nuove autostrade che saranno a pagamento:
A3 – autostrada Salerno – Reggio Calabria;
A18DIR – Diramazione di Catania;
A19 – autostrada Palermo – Catania;
A19 Dir – Diramazione Catania per Via Giafar;
A29 – autostrada Palermo – Mazara del Vallo;
A29 Dir- autostrada Alcamo – Trapani;
A29 Dir/A – Diramazione per Birgi;
A29 Racc – diramazione per Punta Raisi;
A29 Racc Bis – raccordo perVia Belgio;
A91 – autostrada Roma – Aeroporto di Fiumicino.
Ma l’istituzione dei nuovi pedaggi non colpisce solo le autostrade, ma anche i raccordi autostradali: Tangenziale Nord Città di Bologna; Raccordo Salerno – Avellino; Raccordo Siena – Firenza; Raccordo autostradale Reggio Calabria; Raccordo Scalo Sicignano – Potenza; Raccordo autostradale Bettolle – Perugia; Raccordo Pavia – Autostrada A7; Raccordo Ferrara – Porto Garibaldi; Raccordo autostradale Benevento; Raccordo Torino – Aeroporto Caselle; Raccordo autostradale Ascoli – Porto d’Ascoli; Raccordoautostradale Chieti – Pescara. Al momento esclusa la città di Roma ed il suo Grande Raccordo Anulare.
Pietro Gugliotta