In queste settimane, tanti italiani hanno mostrato grande interesse e curiosità verso le nuove vetture elettriche: il caso più eclatante, riguarda la nuova Renault Twizy. Le giornate denominate “porte aperte” hanno visto l’arrivo di tantissimi automobilisti italiani, incuriositi dalla tecnologia ibrida: dalla casa francese fanno sapere che ci sono state oltre ottomila prove. Ottomila italiani che dunque hanno provato la nuova Twizy, in gran parte molti giovani affascinanti dal design moderno della piccola ibrida di casa Renault. Il mercato delle vetture elettriche è in piena evoluzione, presto arriveranno nuove vetture come la Smart elettrica. Al momento le immatricolazioni delle vetture elettriche restano bassissime: ad aprile ci sono state 45 immatricolazioni, per un totale di 163 immatricolazioni da gennaio ad aprile. Un numero troppo basso, dovuto essenzialmente ad un problema economico: il mercato dell’auto è in grossa crisi. L’acquisto di vetture elettriche in Italia non comporta la presenza di incentivi, come per esempio in Francia, dove si vendono molte vetture elettriche grazie agli incentivi statali, che scontano il prezzo di queste vetture da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 5.000 euro. Servirebbe una politica più “ambientale“, che possa incentivare l’acquisto di vetture elettriche, così come servirà l’installazione di una infrastruttura di supporto a queste vetture, dato che al momento molte città sono sprovviste di colonnine di ricarica. Ma altri interventi potrebbero essere più immediati: si potrebbe incentivare “indirettamente” l’acquisto di una vettura elettrica, non fornendo un buono come in Francia, piuttosto permettendo l’esenzione fiscale della vettura, l’esenzione dall’Iva o dal Bollo.