Interessante ricerca del gruppo Asaps, l’associazione sostenitori della Polizia stradale: secondo un loro studio, nel primo semestre del 2010, in Italia sono aumentati gli incidenti causati da pirati della strada. In compenso è sceso il numero delle vittime, 38 morti contro i 43 del 2009, ma sono aumentati i feriti, dai 263 dell’anno prima ai 346 del 2010. Ma non è tutto: il 29,7% dei pirati noti, era in stato di ebbrezza. Di questa percentuale, possiamo notare come il 17,2%, pari a 10 casi, erano dovute all’assunzione di droga. Leggendo i dati Asaps, possiamo anche notare come la maggior parte dei pirati, circa il 78,3%, si sia costituita in tempi successivi all’evento, mentre il restante 21,7% sia ancora in libertà, in attesa che di essere scoperti. Dunque un pirata su cinque che ammazza o ferisce qualcuno sulle autostrade o strade italiane, resta impunito. Volendo definire le zone piu colpite da questo fenomeno, possiamo attestare che la regione dove i pirati hanno colpito di più è la Lombardia, con 44 episodi gravi, segue il Lazio con 30, l’Emilia Romagna 28 e la Sicilia con 24. Ecco uno stralcio del comunicato Asaps, disponibile sul loro sito internet, con il commento di Giordano Biserni, il presidente dell’Asaps. “E’ ragionevole pensare che alcol e stupefacenti incidano in maniera significativa, ma in misura del tutto sconosciuta, anche sugli altri eventi. E’ facile arguire che considerati quelli che vengono identificati in tempi successivi quando le analisi non si possono più fare e quelli non identificati, la percentuale dell’ebrietà da alcol e stupefacenti superi tranquillamente il 50%”.
Pietro Gugliotta